A caldo – su Ciberneti di Francesco Terzago
A caldo – su Ciberneti di Francesco Terzago Leggi tutto »
I tre autori di questo libro si muovono a partire dagli autori cui sono più affezionati, tra i quali Mario Benedetti: l’incontro con la sua poesia è forse stato il più decisivo. Lo si intuisce dalla sintassi, che sospende le figure evocate nelle scene, e dalla voglia di allungare i versi, auscoltandone il ritmo
Giulia, l’Evaso e la Verfallenheit – Andrea Cozzarini, Letizia Gava, Alessandro Stoppa Leggi tutto »
Una voce fatta di spigoli vivi, dove si mostra nella sua carne nervosa. Il corpo è sudore, mappa delle mani, incendio delle ossa. Un modo di stare inquieto, che nelle parole non trova pace, eppure vi si inoltra per «beccare la vita» aspettando «che si faccia nido». Anche il paesaggio reca i segni di
Scrusciu – Erica Donzella Leggi tutto »
In questo libro siamo portati a vedere dove nascono i ciberneti, gli automi che percepiscono, agiscono, elaborano informazioni provenienti dall’ambiente, come noi, sacerdoti di quelle divinità incarnate. Sono protesi della vita degli esseri umani, sono centinaia di migliaia ogni anno. Centinaia, / forse migliaia di tonnellate al giorno; cioè / che escono dalle matrici
Ciberneti – Francesco Terzago Leggi tutto »
Alfabeto Morse di novembre conferma Marina Corona tra gli autori che più intensamente sanno porre in parola poetica il sentimento di “nostalgia preventiva”: se il racconto di un’esperienza, di un incontro (anche con il sé), di una presenza avviene con lo stendersi del ricordo sulla pagina, già prefigura – nello svolgersi – il proprio
Alfabeto morse di novembre – Marina Corona Leggi tutto »
Viviamo, e il tempo ci porta via da un luogo nel quale abbiamo creduto un tempo di abitare, dove ancora siamo abitati: voci, volti, sguardi invadono, vorticano e connettono altro a altro, fino al limite del non senso, fino all’interruzione, al silenzio. Una scrittura densa, chiara però, diretta, risultato di un grande lavoro con
Nel vortice. Il filo – Cesare Lievi Leggi tutto »
Se avvertiamo subito che Culo di tua mamma è il nome di un cavallo da corsa menzionato da Charles Bukowski in una sua poesia di questo libro, già l’iniziale ipotesi che il lettore potrebbe ricavare dal titolo, ovvero che si trattasse di qualcosa di sconcio, viene a riformularsi in altra direzione. I cavalli da
Culo di tua mamma – Alberto Bertoni Leggi tutto »
Ci spinge indietro questo libro, in un tempo che il nostro sguardo può solo intuire, e nel procedere dei versi si fa largo, per sequenze, il costituirsi della vita, disparato e percorso dal consistere delle sue forme in un comune flusso, fino all’apparire di noi, animali parlanti, mimetici predatori. Con l’ironia innestata nel linguaggio
Discorso ai batteri – Leonardo Vilei Leggi tutto »
Un verso giovane e fresco eppure calibrato ed essenziale, quello della Di Tanna, che in pochi tratti esplode riflessioni dalla verticalità vertiginosa. le relazioni interpersonali interpretate attraverso un bisogno di reciprocità non corrisposto, il disamore il concetto del doppio (doppia vita quanto l’essere qui ed ora e desiderare altro), la distanza e la mancanza,
Fraintendere le stelle – Vernalda Di Tanna Leggi tutto »