Varca il confine sloveno anche quest’anno la Festa di Poesia curata e promossa da Fondazione Pordenonelegge.it in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e GO! 2025 Nova Gorica − Gorizia, e con il Comune di Pordenone nell’ambito dell’Estate in città. Due gli incontri in programma, e dodici le voci poetiche che si alterneranno in un festoso turnover di versi senza confini: si parte lunedì 1 luglio, alle 21 a Pordenone, nella storica sede del Chiostro della Biblioteca Civica, dove leggeranno i loro testi Beatrice Achille, Fabio Franzin, Sebastiano Gatto, Luigi Natale, Giacomo Vit e Julian Zhara. L’ultimo anno è stata ricco per la poesia perché, strana coincidenza, molti poeti del nostro territorio hanno pubblicato i loro libri, importanti momenti di un personale lavoro sulla parola. Li ascolteremo allora portarci nelle loro voci e nei loro luoghi, da cui la loro lingua prende forma, dal Friuli alla Sardegna, dall’entroterra veneziano alla laguna.

La partecipazione è aperta liberamente a tutti, si consiglia la prenotazione al numero 0434392970 (Biblioteca Civica). In caso di maltempo l’evento si terrà nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica, info tel 0434 392 970. «Quella di Pordenone è una festa che ha saputo rinnovarsi e creare interazioni – osserva il co-curatore della Festa di Poesia Roberto Cescon – perché le parole della poesia si animano nel nostro sguardo, mostrandoci un altro luogo, al di là di ogni apertura, nel cuore di questa realtà che ci sollecita. Anche questanno lappuntamento di Pordenone si innesta nel programma di Martedìpoesia, la rassegna di incontri che la Fondazione Pordenonelegge (insieme all’editore e poeta Alessandro Canzian) e che ogni primo martedì del mese in Sala Ellero al secondo piano di Palazzo Badini vede protagonisti poeti e lettori attorno all’interrogarsi della parola. Dopo la pausa estiva, il prossimo incontro, il 1° ottobre 2024, sarà sull’autunno cantato dai poeti per evocare, di volta in volta, sensazioni e mondi diversi».

Il secondo incontro della Festa di Poesia 2023, GO 25! Poeti sul confine è in programma venerdì 5 luglio, alle 20 a Medana in Slovenia, presso l’azienda vinicola Klinec, immersa nella stupenda atmosfera del Collio sloveno, dove saranno protagoniste cinque voci poetiche del nostro tempo: Jure Mavric, Maruša Mugerli Lavrenčič, Michele Obit, Floriana Temperato e Andrea Tomasin. Un evento organizzato in collaborazione con Francesco Tomada, Ana Geršak (giornalista, editor e promotrice culturale) e la Galleria d’arte Alma Medana, progettato nell’ambito delle iniziative legate all’importante traguardo di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025. Sarà un incontro speciale tra poeti e poetiche, un confronto delle esperienze di confine tra Slovenia e Italia inscritto nel cartellone GO! 2025 che promuove il tessuto creativo e culturale del Friuli Venezia Giulia e valorizza il patrimonio culturale della nostra Regione. Anche in questo caso la partecipazione è aperta a tutti, si consiglia la prenotazione al numero +38653959409 o tramite mail (klinec@klinec.si). «I poeti di confine spiega Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge e curatore dellevento hanno vissuto e vivono in quellarea, chissà quante volte sono passati vicino di qua o di là del confine: oggi quelle stesse voci poetiche fanno del confine una metafora di ciò che unisce e rende attraversabili le terre e le culture, in poetica opposizione con i confini che dividono. Metafora del confine che, in questo caso, è frequentata dalla pratica della traduzione poetica, dal “testo a fronte” che ogni poesia è, da una parte e dall’altra, nella stessa doppia pagina …».

 

I PROTAGONISTI DELLA FESTA DI POESIA 2024

 

Lunedì 1 luglio, 21.00, Chiostro della Biblioteca Civica (Pordenone)

 

Beatrice Achille (1996) è nata a Trieste, dove è stata una delle fondatrici del collettivo poetico ZufZone e una dei curatori dei Libretti Verdi con il Battello Stampatore. Con Vydia editore ha pubblicato Medeatiche (2022), mentre con l’installazione sonora Mnestica ha preso parte alle mostre Immaginare il Patriarcato (2021) e Wasted (2023).

Fabio Franzin è nato nel 1963 a Milano. Vive a Motta di Livenza, in provincia di Treviso. Ha pubblicato, fra altre, le seguenti opere di poesia: Mus.cio e roe (Muschio e spine), Le voci della luna, 2007 (“Premio S. Pellegrino Terme 2007”, “Superpremio Insula Romana 2007”, “Premio Guido Gozzano 2008”); Fabrica, Atelier, 2009, (“Premio Pascoli 2009”, “Premio Baghetta 2010”); Co’e man monche (Con le mani mozzate), Le voci della luna, 2011 (Premio “Achille Marazza 2011”); Sesti / Gesti, Puntoacapo, 2015; Erba e aria, Vydia editore, 2017 (“Premio Thesaurus 2017”, Premio “Luciana Notari 2018”); Corpo dea realtà, Puntoacapo, 2019 (Premio “Franco Fortini 2019”). Case, Presepi e altri ritrovi (Ronzani, 2024) è il suo ultimo libro.

 

Sebastiano Gatto vive a Mestre. Tra le sue raccolte di poesia: Padre vostro (Campanotto, 2000), Horse Category” (Il Ponte del sale, 2009), e Voci dal fondo” (LietoColle – Pordenonelegge, 2015). Per Amos edizioni ha tradotto Memoria della neve e Poesie complete di Julio Llamazares, Abel Sánchez di Miguel de Unsmuno, Volverás a Región di Juan Benet. Per Il Ponte del sale, assieme a Ianus Pravo, ha tradotto, Peter Pan non è che un nome di Leopoldo María Panero. Ha anche scritto due romanzi brevi per Amos edizioni: Le sette biciclette di César (2012) e Blues delle zucche (2015).

 

Luigi Natale, nato a Orotelli (Nuoro), ha pubblicato alcune sillogi poetiche: Ospite del tempo (1998, con Prologo di Enzo Dematté); Il telaio dell’ombra (2001, con Prologo di Mario Luzi); Orizzonti sottili (2005); L’orlo del mondo (2012, con Prologo di Giuliano Ladolfi, seconda edizione 2013); Il mare che aspetta, (2018, seconda edizione 2019, con Postfazione di Gian Mario Villalta); Neve, vento, sassi, (Molesini, 2024, con un’introduzione dal titolo “La quinta dimensione” di Fabio Finotti). Ha pubblicato inoltre La terra del miele, racconti di Sardegna ed altri mari (2014, con Prologo di Giuliano Ladolfi).

 

Giacomo Vit. Già maestro elementare di Bagnarola, in provincia di Pordenone, è autore di opere in friulano di narrativa e di poesia, fra cui si ricordano Chi ch’i sin…, Campanotto, 1990 (Premio Città di San Vito al Tagliamento), La cianiela, Marsilio, 2001 (Premio Thiene-Tonini), Sanmartin, Lietocolle, 2008 (Premio Percoto); Trin freit, Barca di Babele, 2014 (Premio Pascoli); Vous dal grumal di aria, Puntoacapo, 2018 (Premio Biagio Marin e Premio Ravenna-Mazzavillani); A tàchin a trimà lis as, Puntoacapo, 2021 (Premio lago Gerundo). Ha fondato nel 1993 il gruppo di poesia Majakovskij, col quale ha dato alle stampe quattro volumi. Con Giuseppe Zoppelli ha curato le antologie della poesia in friulano Fiorita periferia, Campanotto, 2002 e Tiara di cunfìn, Biblioteca civica di Pordenone, 2011. Ha pubblicato numerosi libri per l’infanzia e anche alcuni testi teatrali. 

 

Julian Zhara (1986) è un poeta, performer, traduttore, organizzatore di eventi e curatore letterario nato a Durazzo, che dal 1999 vive in Italia, dove ha pubblicato le due raccolte di poesie In apnea (2009) e Vera deve morire (2018). Nel 2014 ha fatto parte, con un progetto di spoken music, di Generazione Y, evento MAXXI presente anche nell’omonimo documentario andato in onda su Rai 5. Tra il 2013 e il 2016, con il collettivo Blare Out ha curato il festival di poesia orale e musica digitale Andata e Ritorno, mentre nel 2016 gli è stato assegnato il Premio Internazionale di Poesia Alfonso Gatto e ha curato la direzione artistica del festival di poesia Flussidiversi/9. Alcuni dei suoi componimenti sono presenti su varie riviste specializzate, blog e nella raccolta La poesia italiana degli anni Duemila di Paolo Giovannetti (2017). Nel 2020 gli è stato assegnato il Premio Lermontov nell’ambito del Premio Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia”.

 

Venerdì 5 luglio, 20.00, Medana (Azienda vinicola Klinec)

 

Maruša Mugerli Lavrenčič (1978) è laureata in lingua tedesca e letteratura comparata. Nel 2019 ha ricevuto il Premio Fanny Haussmann per il miglior ciclo di poesia e nel 2018 il Premio Lirikonov zlat per la traduzione. Il suo libro di poesia d’esordio, L’angolo giusto, è stato pubblicato nel 2021. Lavora come bibliotecaria presso la Biblioteca France Bevk a Nova Gorica. Vive e lavora nel Collio sloveno (Goriška brda).

 

Jure Mavric è cresciuto a Nova Gorica, ha passato i fine settimana a Valle, Valle della Baccia. Ha qualche riserva sugli italiani. Gli dà sui nervi la religione, quando divide, gli dà sui nervi il consumismo quando la sostituisce. Scrive poesie – saltuariamente – dalle elementari. Ogni tanto sono poesie.

 

Michele Obit (1966) è giornalista, poeta e traduttore. La sua ultima raccolta poetica La balena e le foglie (2019) è stata pubblicata da Qudu e nel 2023 ha vinto il premio internazionale Rilke. Traduce dallo sloveno all’italiano e organizza, quando gli rimane un po’ di tempo, incontri letterari.

 

Floriana Temperato. Nata, cresciuta e pasciuta nel sud Italia. Studia il mondo antico da sempre. Insegna lettere, a Gorizia, da qualche anno. Si segnala una relazione instabile ma passionale col teatro e un rapporto discontinuo e spesso sfiduciato con la poesia. Traduce. Ha vissuto da sempre sul confine e nei pressi di una stazione ferroviaria.

 

Andrea Tomasin. Nato a Monfalcone la vigilia di Natale del 1983. Vive e lavora in Friuli. È direttore di Falìs’cis, piccolo festival letterario che dal 2023 si svolge a Terzo di Aquileia. Ha pubblicato le raccolte poetiche Una Madonna Lignea (Edigiò, 2009) e Pi Greco (QuduLibri, 2022). Con il progetto Alles Fett mescola la poesia alla musica elettronica suonata dal vivo.