Lùstrati due volte, Gialla!
Dall’Editoriale di Roberto Cescon
(curatore del numero) del numero di “Laboratori critici” dedicato ai 10 anni della Gialla
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Quando ci siamo detti che per Pordenonelegge era tempo di creare una collana di poesia, volevamo raccogliere le nuove voci più significative di una scena che si andava rinnovando, a partire dall’esperienza del festival, che per noi è sempre stato un momento di confronto e ascolto sulle forme e sulle domande alle quali il nostro tempo ci sollecita. Nel corso degli anni questo interesse è uscito dal Festival attraverso numerose altre iniziative: nel 2013 il censimento dei poeti under 40 e nel 2014 il questionario sulla poesia e sul lavoro del poeta2, gli incontri con l’autore al Teatro Verdi rivolti alle scuole, il blog ipoetisonovivi.com, che ha promosso la poesia contemporanea a scuola, la “Festa di poesia” di luglio, l’antologia Giovane poesia italiana, I poeti di vent’anni. Premio Pordenonelegge Poesia, dedicato alle voci poetiche under 30, Esordi e infine la rassegna mensile di incontri “martedìpoesia”. Da tutto questo è animata l’avventura della Gialla, condivisa prima con la casa editrice Lietocolle, poi con Samuele Editore, non con un intento di poetica, magari sperimentale o lirica (cosa significa, poi, sperimentale? E cosa lirica, essendo sempre la poesia il lavoro di un corpo che comprende il mondo con la sua mente, perfino quando si finge senza sguardo?), specie in un tempo di poetiche ibridate.

In questo numero di “Laboratori critici” i dieci anni della Gialla sono un pretesto per mostrare alcuni solchi della poesia italiana recente, come un punto di partenza per un lavoro, chissà, a venire. Tommaso Di Dio evidenzia la postura strabica della collana, che da una parte è promossa da un festival (dunque dipende in qualche modo dalla performatività sociale), dall’altro è capace di imporsi nel dibattito culturale del nostro Paese, tanto che nel corso del tempo è diventata un «luogo dove misurare la presa della propria poesia nel contemporaneo». Nel mio contributo ho rilevato come sentire comune tra gli autori l’indagine sui limiti dell’essere umano in quanto organismo situato nell’ambiente, e la dimensione relazionale che comprende questi limiti. Maria Borio si sofferma sul legame tra pensiero e poesia come atto capace di far venire all’esistenza le cose nella lingua che genera un senso. Laura Di Corcia individua come elementi principali del suo saggio lo sguardo (come membrana tra interno ed esterno e come interscambio tra soggetto e oggetto), a partire da Borio, Grippa e Di Dio, e gli spazi claustrofobici, in particolare in Gallo e Mazziotta.

La rassegna di autori del saggio di Terzago mette in luce la difficoltà di narrare l’esistenza individuale, la mescolanza dei registri, il ricorso alle lingue speciali e professionali, la contaminazione tra vita umana e universo delle macchine. Matteo Bianchi legge in modo attento gli ultimi tre libri gialli appena pubblicati, L’età verde di Alessandra Corbetta, Se non sarò più mia di Italo Testa e Cartografie di Anna Toscano.

La Gialla è il tentativo ambizioso di trovare quali siano le voci migliori di questi anni. Tra esordi assoluti e nuove prove di autori già notati da critica e consensi, speriamo di esserci riusciti almeno in parte.

 

Gli autori pubblicati nella Gialla (2014-2024)

Kabir Yusuf Abukar, Prisca Agustoni, Alessandro Anil, Gian Maria Annovi, Alessandro Bellasio, Maria Borio, Luca Bresciani, Clery Celeste, Alberto Cellotto, Alessandra Corbetta, Azzurra D’Agostino, Bernardo De Luca, Gabriel Del Sarto, Vincenzo Della Mea, Laura Di Corcia, Tommaso Di Dio, Vernalda Di Tanna, Erica Donzella, Giorgia Esposito, Sebastiano Gatto, Letizia Gava, Andrea Cozzarini, Alessandro Stoppa, Alessandro Grippa, Francesca Ippoliti, Naike Agata La Biunda, Maddalena Lotter, Daniele Mencarelli, Giuseppe Nibali, Marco Pelliccioli, Fabio Prestifilippo, Eleonora Rimolo, Greta Rosso, Giulia Rusconi, Francesca Santucci, Francesca Serragnoli, Francesco Terzago, Italo Testa, Francesco Maria Tipaldi, Anna Toscano, Francesco Tripaldi, Giulio Viano, Leonardo Vilei

 
 

 
 
 
 

 
 

1     “Laboratori critici”, Anno III, Vol. 6, settembre 2024. In questo numero hanno scritto Roberto Cescon, Tommaso Di Dio, Maria Borio, Laura Di Corcia, Francesco Maria Terzago, Matteo Bianchi.

“Laboratori critici” è un semestrale che tratta di poesia e percorsi letterari edito dalla Samuele Editore e diretto da Matteo Bianchi.

 

2     Iniziative anche molto criticate, ma che hanno avuto il merito di avvicinare un panorama poetico frastagliato e alle quali è seguito l’ebook Dove andremo a finire? Note sul questionario dei poeti under 40, con l’analisi dei ricercatori Elena Rizzi e Roberto Scalmana dell’Università Bocconi e gli interventi dei poeti Roberto Cescon, Tommaso Di Dio, Matteo Fantuzzi, Isabella Leardini, Daniele Mencarelli e Giovanni Turra.